Negli ultimi giorni circola nella rete un video, presumibilmente girato il 25 Agosto 2024 a Modena, alla commemorazione dello stato fantoccio “ucraino”, dove compare un tale Matteo Hallisey, segretario dei Radicali , il quale si é cimentato nell’ennesimo attacco politico contro il consigliere della Lega in Emilia Romagna Stefano Bargi. Il link é diffuso da un sito internet attraverso i social, denominato “Stoppropagandarussa.it”. Questo inviduo, il quale ha dimostrato in più di un’occasione, il proprio livore contro categorie di lavoratori italiani (tassisti e titolari di stabilimenti balneari), non ha mai celato il disprezzo nei confronti dell’Interesse Nazionale. Bargi, secondo Hallisey, é colpevole di aver promosso il recupero dei rapporti con la Federazione e la fine della politica sanzionatoria. Il problema é che tali posizioni espresse dal Consigliere leghista, sono più che legittime e improntate non solo al buon senso, ma a tutela dei cittadini e delle imprese italiane. I radicali invece, da sempre sostenitori delle campagne militari dell’imperialismo statunitense, non si curano degli effetti disastrosi che comporta la partecipazione dell’Italia a tali conflitti. Infatti questi personaggi non godono né di consenso nè di simpatia alcuna tra gli italiani. Ma, diversamente da altre forze politiche, poiché alfieri del neoliberismo più intransigente, godono di una sovraesposizione mediatica ingiustificata.
Questa forma di intolleranza nei confronti di chi sostiene l’amicizia tra la Federazione Russa e l’Italia, giungendo a richiedere una forma di censura ( Segnalazione all’Agicom) contro una presunta (in realtà inesistente) propaganda russa, é ricalcata dal Maccartismo statunitense del secondo dopoguerra. All’atteggiamento fobico nei confronti del “pericolo comunista” degli anni 50 si é semplicemente sostituito il “pericolo russo”. Si vorrebbe quindi espellere dalle Istituzioni della Repubblica e dai media nazionali, chiunque sia in odore di “propaganda filorussa”. Non solo, ma il fante neoliberista si é spinto oltre, invitando gli accoliti banderisti, a intervenire nella prossima campagna elettorale, portando con sé tutta la serie di menzogne (ampiamente smascherate) costruite in anni di disinformazione mediatica sotto l’egida dell’Unione Europea e della Nato. Questa deriva liberticida é estremamente pericolosa, ma mostra in realtà la crisi del Sistema politico occidentale, giunto ormai al capolinea della storia.
L’Associazione Culturale Russia Emilia-Romagna esprime solidarietà al Consigliere Stefano Bargi, nella certezza che i rapporti tra la nostra Regione e la Federazione Russa, ritornino ad essere floridi e reciprocamente vantaggiosi.
Luca Rossi
Presidente Associazione Culturale Russia Emilia-Romagna
Presidente Associazione Culturale Russia Emilia-Romagna