“Noi non discutiamo delle sanzioni, né di ammorbidirle, perché le riteniamo senza prospettiva, soprattutto perché non risolvono i problemi. Giovedì, il Ministero delle Finanze degli Stati Uniti d’America ha esteso la lista delle sanzioni. Ha inserito altre 7 personalità e 20 compagnie russe. Nell’elenco rientrano società controllate da GAZPROM e Банк Москвы (Banca di Mosca), più le compagnie coinvolte nei lavori di costruzione del ponte di Kerch (che collega la Crimea con la Russia)”.
Gli Stati Uniti dimostrano ancora una volta di ostacolare il processo di pace in Ucraina (sabotando di fatto gli accordi di Minsk) e continuano ad assumere un atteggiamento aggressivo nei confronti delle aziende e delle personalità politiche della Federazione Russa.