Con il 90% delle schede scrutinate, l’elezione della DUMA può dirsi conclusa. Nonostante la bassa affluenza (40% degli aventi diritto), gli elettori premiano il Partito che sostiene il Presidente V. Putin (54,21%), il quale incrementa rispetto al 2011 di quasi 5 punti percentuali. Il quadro dell’opposizione parlamentare subisce alcune variazioni significative: il partito di Vladimir Žirinovskij (LDPR Nazional-Liberali) raccoglie un 13,28% a scapito del Partito Comunista (KPRF), che perde quasi 6 punti (19,20% nel 2011 contro il 13,58% del 2016) e del Partito di Mironov (Russia Giusta) il quale dimezza i consensi (6,29 %), rischiando di essere escluso dalla Duma di Stato.
In linea generale queste elezioni tendono a confermare centralità di Russia Unita nella vita pubblica del Paese, garanzia di stabilità e crescita. Un monito per tutti coloro che tramano contro la Federazione Russia, potenze straniere ostili e le quinte colonne interne.