In data 23 Ottobre 2024, la Gazzetta di Modena ha pubblicato l’ennesimo articolo contro l’Associazione Culturale Russia Emilia-Romagna, diffondendo le solite fake news prodotte dal regime fascista occupante di Kiev. Il dossier denominato “Soldati giocattolo”, prodotto da un Centro di ricerca situato sul territorio occupato dai banderisti, ha stilato una serie di nomi e organizzazioni, inclusa la nostra Associazione, colmo di imprecisioni e di vere e proprie falsità. Ovviamente, l’intento dei compilatori non è di certo stabilire la verità, ma indicare i nemici da colpire o impedir loro di svolgere attività non gradita al governo golpista insediatosi nel 2014 nella capitale ucraina. Spazzatura informativa che purtroppo trova terreno fertile nel nostro Paese, sicché i recettori pronti a diffondere le fake non mancano, inclusi esponenti politici che spiccano per il loro estremismo atlantista.
Ribadiamo ancora una volta ai fascisti di Kiev e ai loro protettori in Italia, che non esiste alcun articolo del codice penale che vieta di simpatizzare per la Federazione Russa e che le liste di proscrizione diffuse urbi et orbi, ricordano un Regime che ha concluso la propria parabola storico-politica nell’aprile del 1945. Tali attacchi alla libertà di espressione dovrebbero invece essere oggetto di indagine da parte degli organi competenti.
L’Associazione Culturale Russia Emilia-Romagna, da sempre impegnata a salvaguardare la memoria storica del contributo sovietico alla Resistenza italiana e nel secondo conflitto mondiale, proseguirà la propria attività nel pieno rispetto della Legge e dei diritti sanciti dalla Costituzione Italiana.
🇷🇺🇮🇹Associazione Culturale Russia Emilia Romagna