Conferenza “Gli effetti economici delle sanzioni alla Russia”

Il giorno venerdì 21 novembre, presso la sala conferenze della Casa madre dei Saveriani, via S. Martino, 8

– Parma, alle ore 18.30, l’Associazione culturale Emilia Russia organizzerà un incontro inerente gli effetti

economici delle sanzioni alla Russia.

 

La conferenza si svolgerà secondo il seguente programma:

  • Presentazione dell’Associazione Emilia Russia da parte del Presidente dott. Federico Pizzetti;
  • Introduzione del tema da parte del dott. Stefano Vernole (Responsabile relazioni esterne del Cento Studi
    Eurasia e Mediterraneo e moderatore dell’incontro);
  • Intervento del dott. Luca Bertoni (Segretario dell’Associazione Lombardia Russia);
  • Intervento dell’Onorevole Fabrizio Bertot (ex Parlamentare europeo e membro italiano per l’Eurasian
    Observatory for Democracy and Election in Crimea).

Come conseguenza della crisi Ucraina sono entrate in vigore limitazione per l’esportazione e l’importazione

di alcune tipologie di prodotti da e per la Federazione Russa.

Per il settore industriale italiano, oltre al danno diretto da mancato export verso la Russia, è possibile

individuare ulteriori categorie di danni indiretti:

  1. Alcuni prodotti italiani (in particolare ortofrutta) venivano esportati in Russia anche attraverso
    triangolazioni con i nostri partner europei come Germania, Olanda, ecc.. E’ quindi possibile che il valore
    complessivo dei prodotti italiani con destinazione finale Russia sia superiore a quello rilevato dalle
    statistiche;
  2. Le aziende italiane operanti in Russia nel comparto agroalimentare, sia con attività di distribuzione che
    produttiva, hanno subito in taluni casi riduzioni consistenti del loro fatturato o difficoltà a proseguire con
    regolarità la produzione;
  3. I prodotti che non verranno destinati alla Russia saranno riversati sui mercati europei determinando un
    eccesso di offerta e un possibile calo dei prezzi tanto che la Commissione Europea ha deciso di intervenire
    con due regolamenti.

Inoltre, il deterioramento delle relazioni diplomatiche, rallenta il commercio estero italiano verso l’Unione

Doganale Eurasiatica (composta da Bielorussia, Russia e Kazakistan).

Gli ultimi dati di commercio estero rivelano il calo subito dalle esportazioni italiane verso l’area dei suddetti

Stati. Va evidenziato altresì che la regione Emilia Romagna registra un forte calo dell’export (- 9,7% la

riduzione dell’export nel primo semestre del 2014), che ha interessato principalmente la meccanica, la moda,

prodotti e materiali da costruzione, l’agro-alimentare.

Senza contare che è ormai una prassi quella di realizzare direttamente all’estero prodotti tipici come

parmigiano, ricotta e mozzarella. Le sanzioni, pertanto, rischiano di alimentare la contraffazione del “made

in Italy”.

 

Ciò premesso, L’Associazione Emilia Russia ribadisce che una più stretta collaborazione politica ed

economica tra l’Italia e la Russia sia il modo migliore per garantire un rapporto stabile e reciprocamente

vantaggioso non solo per la Federazione Russa e l’Italia ma anche redditizio per gli altri paesi membri

dell’Unione Europea.